venerdì 7 novembre 2008

BERLUSCONI: "E' GIOVANE BELLO E PURE ABBRONZATO!" MA PARLIAMO DI STATISTI O DI CONTATTI DA SOCIAL NETWORK TIPO FACEBOOK???

Comincia ad essere imbarazzante per un comune cittadino aprire i quotidiani e leggere certe mancanze di stile.
Ma come si può ammettere che il massimo rappresentante delle istituzioni politiche italiane, in una dichiarazione ufficiale, si rivolga al neoeletto presidente degli Stati Uniti aggettivandolo come "bello e abbronzato"?
Il presidente Berlusconi non si rende conto della caduta di stile, anche e soprattutto, quando cerca di dare delle giustificazioni ad essa: "era una carineria!" Ma come? Di fronte al più importante presidente di stato dell'intero pianeta ti rivolgi, senza conoscerlo, dandogli del "bello"? Ma dove sono i valori istituzionali, i protocolli, la forma, la consapevolezza del ruolo rivestito? Per non parlare poi "dell'abbronzato" che lascia semplicemente esterefatti.
La portata politica dell'evento "presidente americano di colore" è così significativa e delicata da non poter ammettere alcuna leggerezza, alcuna irriverente spontaneità, se non addirittura alcuna maleducazione usando nello specifico l'eufemismo, "abbronzato", per riferisi al colore della pelle del Presidente Obama.
Il dramma di tutto ciò è duplice:
1) innanzitutto il tono con cui il Presidente Berlusconi ha parlato del Presidente Obama: quasi fosse da padre a figlio, ma dove il figlio, purtroppo, è Berlusconi! Eh sì, perchè lo statista americano ha una statura politica fondata e dalle profonde radici già all'eta di 47 anni...ma i 25 anni che dividono i due presidenti non sono stati sufficienti ad attribuire al nostro Presidente del Consiglio altrettanta maturità e consapevolezza politica;
2) secondo di poi il disappunto del Presidente Berlusconi: "Dio ci salvi da certi imbecilli" Questo il commento di Berlusconi facendo chiaramente riferimento all'intervento di Veltroni che chiedeva, giustamente, al Presidente del Consiglio di porgere le sue scuse per questa sua ennesima caduta di stile.
Caliamo un velo pietoso sulla maleducazione nei confronti dell'esponente del partito democratico che rimane da chiarire, si immagina, in quel linguaggio istituzionale di basso lignaggio che caratterizza oramai quotidianamente i rapporti istituzionali delle parti politiche del nostro Governo. Più grave è il fatto che il presidente Berlusconi, indirettamente, ha dato degli imbecilli a tutti coloro che la pensano come il presidente del partito Democratico. Come può il Presidente del Consiglio Italiano permettersi di appellare in tal modo quella fetta importante di elettori che non lo hanno scelto ma che democraticamente lo accettano? E' sicuro poi, con le sue dichiarazioni, di rispettare il parere/volere dei suoi di elettori?
Peraltro le dichiarazioni pubbliche del Presidente Berlusconi fin qui analizzate sono rivolte all'assemblea russa dove il presidente italiano dice che il Presidente Obama e il Presidente Medvedev andranno d'accordo perchè il Presidente americano "è bello giovane ed è anche abbronzato". Perchè, se fosse stato basso, brutto, pallido e vecchio non avrebbero potuto dialogare nell'ambito di un confronto di politica internazionale?
Quello che, purtroppo, non è chiaro al nostro Presidente è il ruolo da lui rivestito. Quale massimo esponente delle istituzioni italiane, nella sua pubblica funzione, non dovrebbe mai dimenticare che qualunque dichiarazione, qualunque presa di posizione non rappresentano la sua opinione personale da manager d'azienda, ma entrano, inevitabilmente, in quel contenitore che possiamo chiamare di "rappresentanza istituzionale" del quale ne è esponente ma non proprietario. Quindi ne è portavoce.

1 commento:

laurix ha detto...

lui crede di poter fare il simpatico come fosse al consiglio di amministrazione di una sua azienda.
BASTA!!! non ne possiamo più!